Monte San Biagio, encomio solenne al carabiniere che salvò quattro persone

Un encomio solenne all’appuntato scelto Armando Leonardo Capotosto, il carabiniere di Monte San Biagio che salvò quattro rifugiati politici intrappolati in un appartamento andato a fuoco nel centro storico del paese, spegnendo anche le fiamme che avvolgevano una bombola di Gpl da 15 chilogrammi. Gli è stato consegnato direttamente dal comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette, nel corso di una cerimonia tenutasi venerdì nella sala di rappresentanza del Comando generale dei carabinieri. A ricevere il riconoscimento insieme a Capotosto, alla presenza dei vertici della Benemerita e dello Stato maggiore, altri trenta militari provenienti da tutto lo stivale, ognuno dei quali distintosi per “atti di valore compiuti con generosità e slancio, spesso a rischio della stessa incolumità fisica”, come ricordato dal comandante generale nell’atto di rivolgere un plauso ai destinatari dell’encomio.

L’episodio che è valso al carabiniere in servizio presso la Stazione diretta dal comandante Michelangelo Nania la chiamata al cospetto del numero uno dell’Arma si è registrato lo scorso 9 aprile nel cuore di Monte San Biagio, all’interno di una palazzina in via Risorgimento. Quel giorno una deflagrazione nata da una perdita di gas aveva mandato in frantumi infissi e vetrate, scatenando un immediato incendio. Tre persone inizialmente bloccate al secondo piano; quattro all’ultimo. Giovani rifugiati politici ospiti di un progetto di accoglienza, salvi grazie al provvidenziale intervento dell’appuntato Capotosto e di un residente. Che nel caso delle persone intrappolate al piano superiore sono stati decisivi: il rogo e il timore di un nuovo scoppio avevano spinto gli inquilini a rifugiarsi sul ballatoio. Senza via d’uscita, se non fosse stato per il carabiniere e l’improvvisata spalla, che dopo aver divelto la porta d’ingresso sono riusciti a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza la bombola. “Con eccezionale coraggio, esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo”, recita l’encomio a Capotosto, protagonista di un “chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”.