E’ tra i quotidiani più prestigiosi non solo del Regno Unito, ma della stampa internazionale, e l’omicidio Piccolino, per le modalità, il contesto sociale, storico e politico nel quale è stato consumato non poteva non finire quindi nelle pagine del tabloid “The Independent”. Camorra e Ndrangheta, nonostante non si possa dire con certezza ancora nulla sul movente e l’assassino, sono ben presenti sul territorio, specie in quesa parte di basso Lazio.
Inequivocabile è l’indizio dell’arma, la preferita usata dai camorristi della criminalità organizzata napoletana, sostiene l’articolo, e a suffragio della tesi camorrista viene citato anche il parere di Corrado De Rosa, uno scrittore e psichiatra che si occupa di camorra. Si parla poi dell’omertà di proprietari di negozi e clienti, restii a dire la loro, e comprensibilmente secondo il quotidiano britannico, visto che “la camorra e la Ndranghetà qui sono dappertutto dopo essersi spostate definitivamente dai luoghi della loro origine facendo affari con il cemento e il business del gioco d’azzardo legale”.
L’ultimo baluardo di legalità e speranza di sconfiggere la camorra, è riconosciuto nel parroco di Sant’Erasmo, don Alfredo Micalusi, associato a Libera, secondo il quale, riporta il servizio, “lo Stato ha deciso che questo territorio dovesse essere il paradiso del soggiorno obbligatorio per alcune famiglie allontanate dalle loro terra per tentare di spezzarne il potenziale criminale nelle proprie attività illecite. Loro hanno ringraziato e hanno aperto i loro negozi”.
Questa la tesi dell’Independent che, per quanto prestigiosa ed autorevole, ci permettiamo di dire, appare tuttavia un pò troppo costruita attorno ai consueti luoghi comuni sull’omertà e assenza di reazione civica da parte della cittadinanza colpita.
