Fondi Ice Village, la polemica sui costi va avanti: interviene la Paparello

Il caldo avanza, ma a Fondi la polemica sul palaghiaccio continua incessante. A lanciarla, di recente, il consigliere di minoranza Vincenzo Trani: aveva sottolineato come, a fronte di introiti intascati dai privati, per l’iniziativa di dicembre il Comune avesse garantito spese vive per migliaia d’euro, tra i 20 e i 30mila solo per l’energia elettrica. Secca, la replica dell’amministrazione, che parlava di una manifestazione non limitata alla sola pista e che aveva attirato circa 10mila persone, dando respiro ai commercianti. E i soldi “bruciati”? Tra i 10 e i 12mila euro, il consumo di corrente stimato prima dell’evento, dicevano dal Comune, rimarcando che di fatture ancora non ce n’erano e dicendosi stupiti di come “alcuni dati non ancora comunicati all’ente” potessero “essere stati resi noti ad un consigliere”. Abbastanza per dar seguito alla polemica sull’Ice Village, con la discesa in campo del consigliere d’opposizione Maria Civita Paparello. Che torna a stigmatizzare il sindaco Salvatore De Meo – “approfitta del suo ruolo per colpire gli avversari politici utilizzando il sito del Comune” – e spezza una lancia in favore di Trani.

*Maria Civita Paparello*
*Maria Civita Paparello*

“Il consigliere faceva rilevare a giusto titolo che l’amministrazione con l’evento si caricava delle spese di elettricità lasciando che la società proprietaria dell’installazione ne incassasse gli introiti. Ora perché mai una amministrazione sempre a corto di denaro organizzi un evento che costa denaro pubblico non è dato sapere. Si attacca il consigliere Trani lasciando trapelare l’idea che abbia accesso a dati che l’amministrazione ancora sconosce. È notorio che i consumi elettrici di motori che producono freddo siano elevati, per cui è sufficiente fare due conti per sapere quanto  consuma in un mese, ventiquattro ore su ventiquattro una installazione obbligata a mantenere una pista di quelle dimensioni perennemente ghiacciata.  Esistendo uno specifico allaccio, può essere calcolato il consumo effettivo con una semplice moltiplicazione e arrivare al relativo costo che il consigliere Trani, grazie alla sua lunga esperienza nel settore (lavora all’Enel, ndr), ha stimato tra i 20mila e 30mila  euro, evidenziando così di non aver attinto ad alcun dato riservato. Prendiamo comunque spunto da questo episodio per chiedere al sindaco di inserire per trasparenza sul sito istituzionale del Comune il totale di kw/ora consumati nel corso dell’evento. Quanto poi al numero di turisti attratti  da questo evento, stimato empiricamente dall’amministrazione in 10mila unità,  oltre ad esprimere dubbi sui dati citati, facciamo notare che se anche ci fosse stato un ritorno economico per gli esercizi commerciali, non ci sembra giusto far pagare la bolletta, sia essa di 12mila o di 20mila  euro, a tutti i cittadini lavoratori, operai, braccianti, agricoltori, pensionati, disoccupati, maestri, professori, supplenti e tante altre categorie che non hanno avuto alcun ritorno”.