A Mola si respira nafta, task force per capire da dove provenga

Un fortissimo odore di nafta sin dal tardo pomeriggio di ieri, martedì, sta letteralmente “avvelenando” l’aria che si respira a Mola, storico quartiere del centro di Formia. E questa mattina, dopo un primo sopralluogo dei Vigili del Fuoco ieri intorno alle dieci di sera, proprio nei pressi dello scarico delle acque bianche, di fronte la Torre, sono intervenuti Arpa Lazio, che ha effettuato dei prelievi, tecnici del Comune, Capitaneria di Porto, Polizia Provinciale, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco e Acqualatina per cercare di capire da dove provenga quella che ha tutto l’ “odore” di essere nafta e di cui, ancora oggi, era visibile lo scolo. In mare la Capitaneria ha cercato di mitigare la fuoriuscita utilizzando una sorta di barriera utile sia ad arginare il carburante che ad assorbirlo.

Nel frattempo la “task force” sta, anche ora che scriviamo, alzando tutti i tombini lungo la strada per individuare la linea dove la nafta si è inserita, effettuando inoltre verifiche al distributore di  carburante a San Giovanni, nei pressi dell’ex mattatoio e anche alla ex Temperina, tutte senza esito. Un lavoro non semplice considerato il dedalo di condotte sotto la città ma che per ora ha dato una risposta: il carburante si trova nella condotta delle acque bianche, quelle cioè depurate e filtrate. Un mistero che, per ora, prosegue anche perché non è scontato che qualcuno volutamente abbia deciso di scaricare il carburante: tra le ipotesi c’è anche quella di una fuoriuscita da qualche vecchia cisterna interrata e in disuso.


AGGIORNAMENTO – Le operazioni di rintraccio sono state interrotte poco dopo le ore 13 quando gli operanti erano giunti quasi a Largo Paone. Riprenderanno nel pomeriggio.