“Spartacus Reset”, 42 arresti tra i casalesi di Schiavone

Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Casal di Principe hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip presso il Tribunale di Napoli nei confronti di 42 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione con l’aggravante del metodo mafioso.

carabinieri blitzL’indagine, condotta dall’ottobre del 2012 a oggi, attraverso attività tecniche, dinamiche e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, come ritenuto dal Fip nella ordinanza di custodia cautelare, ha consentito di:


ricostruire l’intero organigramma dell’organizzazione camorristica denominata clan “dei casalesi – fazione Schiavone”, individuando il reggente del gruppo criminale in Carmine Schiavone, figlio di Francesco Schiavone alias Sandokan, al quale, dopo il suo arresto, è subentrato Romolo Corvino, e negli altri indagati gli affiliati al sodalizio, sia quelli operativi sul territorio che quelli reclusi in case circondariali;

– accertare che la fazione Schiavone aveva costituito una “cassa comune” per il pagamento degli stipendi agli affiliati della fazione Schiavone, Zagaria e Iovine, estendendo il controllo del territorio a tutto l’agro aversano, compresi i comuni storicamente appannaggio della fazione Bidognetti, esclusa tuttavia dalle attività illecite; gli affiliati reclusi presso le case circondariali continuavano a percepire lo stipendio mensile per importi variabili dai 1500 ai 2500 euro, mentre gli affiliati ancora operativi sul territorio beneficiano di una parte dei proventi dei reati fine del gruppo (ovvero estorsioni su attività private e lavori pubblici, su quest’ultimi la tangente versata variava dal 3% al 5%, illecita concorrenza con l’imposizione di macchinette per giochi online), con importi variabili in base alle entrate;

Carmine Schiavone
Carmine Schiavone

– individuare e sequestrare i libri contabili dell’organizzazione (alcuni dei quali trascritti a mano dallo stesso Carmine Schiavone, così come accertato con una perizia calligrafica eseguita dal RIS di Roma), con una situazione, aggiornata al marzo 2013, delle liste di affiliati che percepivano lo stipendio, nonché di imprenditori e commercianti estorti, con un volume di “affari” registrato, mensilmente, che ammontava a circa 200mila euro di incassi dai soli proventi estorsivi (altri 100mila euro mensili venivano incassati dai proventi delle imposizioni delle slot machine e dalle scommesse online), mentre per le spese “correnti”, relative al pagamento delle mensilità agli affiliati detenuti, era prevista la somma in uscita di circa 60mila euro;

– individuare e sequestrare numerose armi da fuoco nella disponibilità del sodalito investigato (complessivamente due kalaschinikov, un fucile d’assalto, due fucili a pompa, un fucile sovrapposto, una mitragliatrice e quattro pistole, oltre a vario munizionamento di diverso calibro);

accertare, complessivamente, la commissione di oltre venti eventi estorsivi, in danno di imprenditori e commercianti, con importi variabili dai 1500 ai 5000 euro per ogni vittima (le estorsioni venivano incaricate dal reggente del gruppo, Carmine Schiavone, o nel corso dei “summit” direttamente nei confronti degli affiliati o attraverso la consegna dei cosiddetti “pizzini”, alcuni dei quali individuati e acquisiti dai carabinieri, che contenevano il nominativo della ditta da estorcere);

– individuare e sequestrare a Villa Literno un nascondiglio – bunker utilizzato per la latitanza degli affiliati;

– eseguire complessivamente tre misure cautelari e quattro fermi nei confronti di altrettati affiliati responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso;

– arrestare un affiliato in flagranza di reato per detenzone illegale di arma clandestina;

– documentare il protrarsi delle varie condotte criminali dall’ottobre del 2012 al settembre del 2014.

Secondo il provvedimento cautelare, Carmine Schiavone, reggente del gruppo criminale, aveva un controllo, con referenti, locali su tutto il territorio dell’agro aversano, informazioni che gli consentivano di individuare gli imprenditori / commercianti da estorcere.

Oltre al controllo sul territorio il reggente del clan esercitava un vero e proprio comando su tutti gli affiliati, intervenendo nei loro confronti non solo per questioni relative alle dinamiche criminali, ma anche per aspetti legati alla vita privata ritenuti disdicevoli con lo status di appartanenza al sodalizio (per esempio in un’attività di intercettazione ambientale Carmine Schiavone non esistava, unitamente ad altri affiliati, a pestare selvaggiamente un soggetto contiguo al clan, che intratteneva una relazione con una donnna, nonostante il suo divieto di frequentarla).

L’operazione odierna dei Carabinieri di Casal di Principe, condotta nella parte investigativa ed esecutiva dal capitano Michele Centola e dal tenente Salvatore De Falco, è stata coordinata dalla Procura di Napoli – DDA nelle persone del procuratore capo Giovanni COlangelo, dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dai sostituti procuratori, Giovanni Conzo e Luigi Landolfi. La misura cautelare è stata emessa dal GIP Francesca Ferri.

GLI ARRESTATI

Alberto Rossi, 55 anni
Antonio Aquilone, 31 anni
Bartolomeo Cacciapuoti, 42 anni
Benito Lanza, 47 anni
Bernardo Ciervo, 32 anni
Bruno Lanza, 46 anni
Bruno Salzillo, 50 anni
Carmine Iaiunese, 37 anni
Carmine Morelli, 37 anni
Carmine Noviello, 39 anni
Cesare Bianco, 49 anni
Cristoforo Dell’Aversano, 47 anni
Domenico Quintigliano, 26 anni
Emilio Arrichiello, 32 anni
Francesco Antonio Celeste, 34 anni
Francesco D’Angelo, 28 anni
Franco Bianco, 42 anni
Gaetano De Biase, 49 anni
Gennaro Vanacore, 33 anni
Giorgio Pagano, 39 anni
Giovanni Della Corte, 46 anni
Giovanni Maria Lasprovata, 34 anni
Giuliano Martino, 43 anni
Luigi Bianco, 48 anni
Luigi D’Ambrosio, 36 anni
Mario Schiavone, 49 anni
Maurizio Capasso, 45 anni
Maurizio Fusco, 34 anni
Mirko Ponticelli, 29 anni
Nicola Di Martino, 45 anni
Nicola Musto, 26 anni
Nicola Pezzella, 52 anni
Nicola Schiavone, 37 anni
Carmine Schiavone
Oreste Reccia, 46 anni
Paolo Landolfo, 51 anni
Renato Piccolo, 42 anni
Romolo Corvino, 48 anni
Ulderico Ciccarelli, 39 anni
Vincenzo Conte, 48 anni