Danneggia la pesca, intorbidisce le acque, confina con un sito di interesse comunitario, pregiudica la navigazione. Ecco le ragioni che hanno spinto la giunta Procaccini ad esprimere parere contrario alla domanda presentata alla Regione dalla cooperativa Mitilflegrea (di Bacoli in provincia di Napoli) di concessione di 500mila metri quadrati di mare da destinare all’allevamento delle cozze.
Secondo la Giunta Comunale, l’area marina richiesta, posizionata prima del fiume Sisto ad una distanza di 3,350 km dalla costa, “risulta avere caratteristica precipua, consolidata, di territorio destinato ad attività di pesca professionale e il mancato uso della stessa da parte della marineria locale, e non, arreca grave pregiudizio alle possibilità economiche lavorative degli operatori del settore”.
“La prevista istallazione dell’impianti di mitili bivalvi – spiega inoltre la delibera -, tenuto conto delle correnti marine aventi direzione nord-sud, può creare problemi alla trasparenza e limpidezza dell’acqua, facendo conseguentemente derivare danni all’attività turistica, sia della nostra città che dei comuni limitrofi”.
Nell’atto di giunta, si sottolinea anche “che l’area interessata risulta ubicata in adiacenza alla Zona Sic IT6000013, prevedendo comunque l’obbligatoria procedura di valutazione, al fine dell’acquisizione della relativa autorizzazione ambientale”.
Infine, “l’installazione di mitili bivalvi può creare pregiudizio allanormale navigazione, non esclusa quella inerente il collegamento con le isole ponziane”. L’ultima parola alla Regione.