Sperlonga, d’attualità la (mancata) pulizia delle spiagge

Le spiagge di Sperlonga? Da cartolina. Ma a quanto pare solo quando ad affollarle sono migliaia di affezionati turisti. Al momento dei saluti, per circa otto mesi, i rinomati arenili della Perla del Tirreno, “abbonata” alla Bandiera blu e di recente vincitrice della prima sfida televisiva de “Il Borgo dei borghi”, cambiano. E i residenti, ma anche i turisti fuori stagione, spesso e volentieri si ritrovano a passeggiare in un ricettacolo di rifiuti che nessuno toglierà, se non le stesse maree che li depositano. Almeno fino al primo caldo, quando, come ogni anno, dall’abbandono alla vetrina il passo è breve.

Foto attuali sperlonga 2A sollevare la questione, i ragazzi di “La Sperlonga che vogliamo”, che tra blog e social network cercano di far crescere e di sensibilizzare la comunità rivierasca sui problemi del paese. “Circa due mesi fa l’alta marea ha lasciato una notevole quantità di posidonia e di immondizia: bottiglie di vetro, carta, plastica, lattine, cassette vuote e persino sedie pieghevoli. Se il fitoplancton è stato pian piano restituito al mare, lo stesso non è accaduto per i rifiuti”, scrivono sul loro blog . “Nessuna iniziativa per fronteggiare il problema, non il minimo interessamento per rimuovere quantomeno i rifiuti più ingombranti”. Storia di sempre, assicurano i ragazzi del sodalizio. Che, “bussando” all’amministrazione, lanciano anche un paio di possibili soluzioni a costo zero, come “organizzare turni settimanali per destinare alcuni operatori ecologici alla pulizia delle spiagge” o “giornate appositamente dedicate al tema, coinvolgendo anche gli studenti della scuola secondaria”.