“In un anno e mezzo tanti cambiamenti positivi a Priverno”, parola dell’assessore Vellucci

Il comune di Priverno

“È tempo di aprire una fase nuova, dopo un periodo di grandi sacrifici per le famiglie – strozzate dalle politiche di austerity volute dall’Europa e accettate dai vari Governi Nazionali – e per le Amministrazioni locali – lasciate dal Governo a fare da esattori – mentre i grandi protagonisti della scena politica nazionale si fregiano di parole come spending review che il più delle volte si traducono in tagli lineari e minori trasferimenti da parte dello Stato. Ma oggi, a Priverno, è tempo di aprire una fase nuova. Ci sono tutte le condizioni per intraprendere una cammino più sereno ed efficace di sviluppo della città, che andrà costruito attorno a tre grandi temi: sviluppo delle potenzialità economiche del territorio, modernizzazione dell’Amministrazione e della città, gestione più oculata e razionale delle risorse.

In questo anno e mezzo di Amministrazione abbiamo operato con grande spirito di abnegazione e senso di responsabilità al di fuori dei facili proclami, ottenendo risultati importanti e strategici per la città che daranno i loro frutti nel prossimo futuro:
1) Abbiamo riorganizzato la macchina amministrativa, accettando anche dei compromessi con la realtà complicata che abbiamo dovuto affrontare (dirigenti, impossibilità di assunzioni).
2) Abbiamo in parte risanato i debiti del Comune mettendoli in sicurezza, grazie ad una forte revisione della spesa e tagliando tanti rami secchi.
3) Abbiamo portato a termine quasi tutte le opere pubbliche ereditate e ne abbiamo messe in cantiere di nuove: Scuola di Ceriara, rifacimento strade, efficientamento energetico complesso piazzale Metabo, PSR San Martino (grazie ad un finanziamento da 100mila euro recentemente ottenuto saranno ripristinati i sentieri del parco, la cartellonistica e le casette in legno).
4) Abbiamo riaperto spazi e ridato ampio valore alla politica culturale della città. Non da ultime vanno citate la riapertura del Museo archeologico e il faticoso tentativo di riaprire l’area archeologica, tutt’oggi in corso.
5) Pur in un momento di terribile assenza di risorse non è stato tagliato un servizio. Anzi, ne sono stati aggiunti di nuovi, cercando di migliorare quelli esistenti: su tutti, la riattivazione delle colonie per ragazzi, uno dei primi atti della nostra Giunta. Di recente, nonostante la riduzione dei fondi regionali, siamo riusciti a mantenere intatto il servizio di trasporto pubblico locale.
6) Per quanto riguarda le scelte strategiche, abbiamo riottenuto l’autonomia scolastica con l’istituzione di un nuovo indirizzo linguistico, grazie anche ad un asse Provincia – Comune che ha funzionato al di là degli schieramenti politici, nell’interesse della città. Sul tema della sanità, con la recente approvazione dell’atto aziendale, la nostra comunità ha ottenuto degli impegni importanti il cui mantenimento impone, da parte della politica in generale, di tenere alta la guardia di una mobilitazione che deve riprendere nel coinvolgimento e nella mobilitazione della cittadinanza intorno ad un tema così importante come la difesa del diritto alla salute.
7) Sulla tassazione, è vero, abbiamo fatto delle scelte dolorose per ripianare i debiti della città ma non è vero che ci sia stato un aumento così vertiginoso e indiscriminato come qualcuno vorrebbe far credere. Anzi, per la TASI, se è vero che c’è qualche Comune in cui si paga meno, in molti altri si paga di più. L’aliquota TASI per il Comune di Priverno è del 2,3 per mille. Invece: Latina, Monte San Biagio e Sezze applicano sulla prima casa l’aliquota del 3,3 per mille; Aprilia, Cori, Prossedi, Roccagorga, Sabaudia, Sonnino ed altri comuni applicano l’aliquota del 2,5 per mille. Con la recente delibera grazie alla quale daremo un contributo straordinario a 600 famiglie in condizioni di disagio economico abbiamo aperto una nuova stagione in cui cominceremo ad attuare politiche redistribuire più consistenti.
8) Stiamo cercando di fare di Priverno una città votata all’innovazione anche se scontiamo gravi arretratezze tipiche dei comuni medio piccoli, ma ciò non ci ha impedito, per esempio, di arrivare finalisti al Premio eGov delle PA innovative con il progetto di “raccomandata elettronica” che partirà a marzo.


In ogni caso molto ancora bisogna fare in questa direzione: dal wifi gratuito all’efficientamento (innovativo) dei processi burocratici per il cittadino. Insomma, l’elenco potrebbe essere lunghissimo e, nonostante errori dai quali comunque non siamo stati immuni, ritengo che abbiamo lavorato tenacemente e alacremente facendo l’esatto contrario di quello che in genere fa la politica: fa 1 e si vende 100. Noi abbiamo fatto 100 e siamo riusciti a comunicare soltanto 1. Ma crediamo che le persone non abbiano bisogno di annunci; hanno bisogno invece di tante piccole risposte che nel tempo diano quel segno di profondo cambiamento che ci eravamo impegnati a dare a questa città e a tutti i suoi cittadini. Per questo dobbiamo rilanciare quello spirito di freschezza che ci ha contraddistinto oramai più di un anno e mezzo fa, mettendo da parte ciascuno le proprie ambizioni personali, a partire da me, e quelle pur legittime esigenze e volontà di protagonismo”.