Formia Soccorso, continua il fermento tra i lavoratori. Nuova polemica per i pagamenti in ritardo

Continua la querelle che vede coinvolti i lavoratori della Formia Soccorso, alcuni dei quali nei giorni scorsi avevano puntato il dito contro la società, in particolare per quanto riguarda la corresponsione in differita di stipendi e tredicesima. Polemica da cui una fazione di lavoratori si era dissociata, ed ancora non sopita del tutto: momentaneamente archiviata la questione degli stipendi, si passa al resto. Con Cgil e Cisl che promettono battaglia.

“Lo scorso 18 dicembre l’Assist, Associazione delle Imprese del Soccorso e Trasporti in Sanità, ha reso noti modi e tempi con cui verrà erogata la tredicesima mensilità”, scrive la parte sindacale. “Nel farlo, si denota la diversità di tempi tra le ditte, che in gran parte rispettano i tempi di legge, mentre la Formia Soccorso è al limite dell’assurdo. Tra l’altro, attraverso un comunicato dello stesso 18 dicembre, diceva che: ‘La società, in episodica illiquidità dovuta ad investimenti ingenti relativi alla partecipazione alla gara d’appalto Ares 118 Latina, corrisponderà parte della tredicesima corrispondente al 30% della stessa, entro il 23 del corrente mese ad ogni singolo dipendente; mentre per la restante parte, verrà corrisposta entro gennaio e febbraio 2015. Allo stesso tempo la tredicesima mensilità dell’anno 2015, previo accordo sindacale verrà corrisposta mensilmente ad ogni singolo dipendente’.


Gran parte dei lavoratori, viste le scarse 26 persone che hanno firmato il precedente comunicato di appoggio alla ditta, è allibita ed indignata per il poco rispetto dimostrato nei loro confronti, anche perché è chi opera in prima linea a ‘fare’ l’azienda. Ma più di tutto è vergognoso che nessuno chieda alla Formia soccorso il perché abbia usato le tredicesime dei propri dipendenti per finanziare una gara europea. A questo punto, non sarebbe un’eresia mettere in dubbio la parola della ditta riguardo i buoni pasto (circa 700 euro cadauno) in arretrato da marzo 2014 ad oggi, da erogare secondo accordi a partire da gennaio 2015 assieme al corrente. Considerando lo stato di cose, la Cgil e la Cisl dichiarano lo stato di agitazione, ed inoltre precisano che non c’è stato nessun tipo di accordo tra Assist e le stesse sigle sindacali”.