A Priverno apre l’ufficio “Garanzia Giovani”

Il comune di Priverno

Il prossimo 1 dicembre aprirà i battenti a Priverno l’Ufficio Comunale “Garanzia Giovani”, primo esempio nell’intera Regione Lazio di “sportello” dedicato esclusivamente a questa importante misura di sviluppo europea. L’Ufficio fornirà servizi di orientamento, consulenza e accompagnamento sia ai destinatari della misura – ovvero i giovani – sia ai beneficiari – ovvero gli operatori economici del territorio. “L’idea sorge dalla volontà di fronteggiare la grave crisi occupazionale che investe le nuove generazioni utilizzando gli strumenti che l’Europa ci offre – afferma il Consigliere Comunale con delega alle Politiche Giovanili Martina D’Atino -, facendolo in maniera ponderata e intelligente. Abbiamo voluto avvalerci di figure esperte e competenti, che da tempo operano all’interno nel settore della formazione professionale e della ricerca di lavoro.

Da qui la convenzione con la società SAIP Formazione: Agenzia per il Lavoro accreditata presso la Regione Lazio ad erogare servizi sia obbligatori che specialistici in materia di lavoro, molto dinamica e con lo sguardo rivolto alla qualità e all’innovazione. Per entrare in questo nuovo meccanismo che riteniamo essere strategico e fondamentale volto a movimentare un panorama ormai spesso stagnante, dobbiamo attivarci “dal basso”, dal territorio, rendendo meglio accessibile il programma che grava a livello procedurale maggiormente sui Centri per l’Impiego, i quali vanno per noi coadiuvati per la migliore riuscita dell’impegno europeo.


L’ufficio privernate, almeno in questa fase iniziale, si concentrerà in particolare sul percorso meglio normato di “Garanzia Giovani”: il tirocinio.Tutte le persone comprese nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni, che non hanno occupazione e non sono iscritti a corsi formativi (c.d. NEET) potranno iscriversi. “Per alcuni di questi – continua la D’Atino – potrebbe trattarsi di primo accesso al mondo del lavoro, per altri, in contrasto con il fenomeno dei “cervelli in fuga”, potrebbe essere la volta di arricchire il curriculum con esperienze “a casa”, tutti sostenuti economicamente grazie a questo fondo europeo.

I luoghi dove svolgere il tirocinio sono tanti, perché gli altri soggetti che possono registrarsi al sistema sono gli operatori economici, si tratta di imprese, di liberi professionisti, di società partecipate e di associazioni. Questi ultimi, leggendo da una circolare dell’INPS, in caso di assunzione del tirocinante godranno di un bonus occupazionale, potrebbe dunque trasformarsi in una misura utile per l’emersione del lavoro nero e della conseguente normalizzazione della posizione lavorativa. Per le associazioni, protagoniste indiscusse sulla scena nazionale e locale per l’attivismo e il volontariato sociale, culturale e sportivo, potrebbe rappresentare l’occasione di assorbire giovani sensibilizzandoli e responsabilizzandoli al loro scopo sociale.”

Garanzia Giovani prevede anche altre “scelte” per i destinatari, quella della formazione e quella dell’autoimprenditorialità, nonché l’applicazione della misura anche ai minori dai 15 ai 17 anni, ma attendiamo altri interventi regionali per ottimizzare anche queste altre condizioni, al pari del tirocinio.

Il Comune di Priverno, in qualità di Ente capofila del distretto Monti Lepini nelle politiche sociali e giovanili, metterà a disposizione degli altri comuni questo nuovo servizio, intensificando la rete di incontri distrettuali dedicati al tema dell’occupazione. “L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con SAIP Formazione,che inizierà con la massima diffusione in città e nel comprensorio mediante incontri pubblici e pubblicità in genere, che ci porterà oltretutto ad una reale analisi della situazione economica e occupazionale e dei conseguenti veri fabbisogni e vocazioni del nostro territorio. “Il futuro è adesso” recitava il mio slogan in campagna elettorale – conclude il Consigliere D’Atino- e non resteranno solo parole pronunciate da Patti Smith nel suo ultimo concerto a Roma, dobbiamo rialzarci qui e ora, dobbiamo poter esercitare i nostri diritti e avere
un’esistenza libera e dignitosa. Accogliamo dunque con grande favore questo “nuovo mondo” proveniente dall’Europa, dove sembrerebbe che la libera mobilità e lo scambio, caratterizzanti nelle politiche europee, non devono tradursi necessariamente in obbligatoria emigrazione per sopravvivere, ma possiamo vivere bene anche a casa nostra”.