Terracina, gestione del Tempio di Giove Anxur: a confronto i dati degli esercizi 2013 – 2014

Il tempio di Giove Anxur a Terracina

Dopo due anni di conduzione delle visite guidate esclusive organizzate dalla Munus (società di gestione dei servizi museali) alla scoperta o riscoperta dei segreti del Tempio di Giove Anxur, luogo conosciuto anche come Santuario di Monte Sant’Angelo, l’amministrazione comunale procede al confronti dei relativi dati.

“Il Tempio di Giove Anxur – afferma lì assessore alla cultura Emilio Perroni – rappresenta da sempre il logo della città di Terracina e meta obbligata di visita per quanti, cittadini terracinesi e turisti, amano ripercorrere la storia attraverso le antiche vestigia ancora presenti nel luogo, ma anche per ammirare lo straordinario scenario della pianura pontina, il lago di Fondi, lo straordinario percorso naturalistico all’interno del Parco Naturale regionale dei Monti Ausoni, con la sua flora e fauna mediterranea. Un luogo che l’amministrazione comunale ha inteso da subito porre a sistema affidando la sua gestione a professionisti della materia.


I risultati – prosegue l’assessore Perroni – dopo soli due anni ci significano importanti e progressivi effetti economici, sia per la società che gestisce l’area sia per il Comune di Terracina. Ritengo opportuno porre a confronto alcuni dati riguardanti l’anno 2013 e 2014. Nel 2013 l’incasso per il comune ammontava a 90. 904,06 euro, per la società Munus 136.366,00, mentre quest’anno il Comune ha incassato 101.720,51 euro, la Munus 162.580,77.

Nel dettaglio vi sono voci che invece hanno subito importanti incrementi come il merchandising che nel 2013 incassava 6.389,60 euro, nel 2014 12.722,70; il settore della vendita dei libri nel 2013 si fermava a 1.308,80 euro, quest’anno sono stati incassati 9.093,87; il reparto bookshop nel 2013 portava nelle casse comunali 7.698,30 euro, quest’anno invece 21.816,57. Incrementato anche nel numero dei visitatori, che sono passati dai 43.438 del 2013 ai 47.348 del 2014, con un incasso alla biglietteria di 241.815,00, su un totale riscosso di 265.209,67 euro.

Sono dati – termina l’assessore Perroni – che promettono bene per il futuro e che spronano l’amministrazione comunale e la società Munus a porre nella gestione del sito archeologico per eccellenza della città di Terracina, più determinazione e volontà di migliorare il prodotto che viene offerto ai visitatori”.