Arriva da Fondi il nuovo comandante dei vigili urbani di Gaeta

*Mauro Renzi*
*Mauro Renzi*

Ora che se ne parla ufficialmente anche nei corridoi del palazzo comunale, la notizia, peraltro già nota agli addetti ai lavori da più di un mese, ha raggiunto la gran parte della popolazione di Fondi. Mauro Renzi, comandante del corpo di Polizia Locale di Fondi con il grado di colonnello, lascerà l’incarico nella città della Piana il 31 agosto per assumere, dal giorno successivo, quello di responsabile dello stesso settore, presso il comune di Gaeta.

L’eco della novità nell’organico della PL se, da una parte, ha trovato quanti sono rimasti soddisfatti per il giusto riconoscimento a chi ha svolto un lavoro tanto impegnativo per ridare efficienza operativa e pari dignità con gli altri corpi di polizia presenti a Fondi, dall’altra ha suscitato una neppur malcelata contrarietà, dovuta al fatto che il nome di Renzi, a Fondi, voleva significare sicurezza e tranquillità per tutti, privati cittadini e operatori delle attività pubbliche.


Così come avvenuto in precedenza, a San Felice Circeo dove, la sua partenza fu salutata con tanto rimpianto generale per la ricostituzione ab imis del corpo dei Vigili Urbani, così anche adesso a Fondi si chiedono se la sua azione non cadrà nel vuoto, motivo per cui sollecitano la chiamata alla copertura dell’incarico di un operatore della sua portata o, quanto meno, che gli si accosti. Dalla regolarizzazione del traffico attraverso l’obbligo, anche fiscalmente vessatorio nei confronti degli inadempienti, del rispetto delle norme del codice della strada, alla lotta all’abusivismo edilizio e commerciale nel cerchio delle mura urbane e lungo i dodici chilometri del litorale, oltre che nelle frazioni disseminate nella periferia ; dalla sicurezza notturna (svolgendo anche quegli adempimenti che l’organico ridotto non consentiva a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza di mettere in atto nel vastissimo territorio del comune più esteso a sud di Latina) all’educazione civica sul migliore approccio alla strada e al rapporto con gli altri, trasmessa alla popolazione e, soprattutto, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, dal monitoraggio di situazioni familiari e private tanto critiche all’impegno nelle criticità climatiche e di altro genere.

Enorme è il bagaglio operativo che ha caratterizzato il suo mandato da comandante e che è stato ripreso, nei convegni nazionali e anche in quelli svoltisi all’estero, dove l’eco e l’esperienza del comando a Fondi hanno rappresentato materia di approfondimento e di discussione. La curiosità, ma più ancora la speranza che la sua opera non vada vanificata rende comprensibile l’attesa per conoscere il nome di colui che dovrà succedergli a breve.