Concessione sul canale, il Tar dà ragione alla Nautica Sisto

foce_sisto-fc5300e7a101d6e73a953e3cc5f09335Inerzia persistente della Regione Lazio, il Tar di Latina accoglie il ricorso presentato dalla Nautica Sisto che aveva chiamato in causa la Pisana.

Al centro della vicenda la concessione di “una porzione di sponda golenale e un antistante specchio acqueo” di cui la Nautica Sisto era stata titolare fino al luglio 2011 sule sponde del canale Sisto.


Scaduta la concessione, nel dicembre successivo la Regione Lazio aveva rinnovato solo quella dello specchio acqueo per 19 anni perché, come si legge nella sentenza del Tar, “a seguito di “recente” sopralluogo, era risultata “una inesatta rappresentazione grafica dello stato dei luoghi  e la difforme restituzione dei manufatti sulla mappa catastale” e, in particolare, “era stato acclarato che le particelle catastali oggetto della rilascianda concessione erano allibrate in capo all’Opera nazionale combattenti”, con conseguente loro “non ascrivibilità alle competenze conferite dallo Stato alle regioni”.

La Nautica Sisto si era attivata con la struttura regionale competente per avere la concessione anche dell’area golenale in questione ma secondo la Pisana bisognava prima risolvere un problema con il ministero dell’Economia. Non era stata d’accordo la società che aveva fatto presenti le proprie ragioni sollecitando una risposta rapida dalla Pisana che è tardata ad arrivare.

Di qui il ricorso al Tar della Nautica Sisto che è stato accolto: la Regione ha 60 giorni di tempo per pronunciarsi sull’istanza della società. Intanto paga le spese di giudizio.