Gaeta, il Comune deve risarcire 350mila euro alla base Flavio Gioia. Ma c’è già un accordo

*Il Comune di Gaeta*
*Il Comune di Gaeta*

Sono passati 22 anni da quando Luca Simeone, proprietario della base nautica Flavio Gioia a Gaeta, fece causa al Comune per ottenere il risarcimento dai danni ambientali allo specchio acqueo in concessione, provocati dal sistema di depurazione delle acque fognarie fuoriuso. Ora è la Cassazione che mette la parola fine alla vicenda giudiziaria, infliggendo un duro colpo alle casse comunali e riconoscendo il danno quantificabile in un risarcimento di circa 370mila euro.

*Antonio Raimondi*
*Antonio Raimondi*
Potrebbe però essere solo una vittoria morale per la stessa base nautica che infatti nel 2011, durante l’amministrazione Raimondi, all’interno della sede dell’autorità portuale, alla presenza dell’allora sindaco Antonio Raimondi, del presidente dell’associazione Adamo Antonio Stefanelli e del presidente dell’autorità portuale Pasqualino Monti, firmò un protocollo d’intesa con autorità portuale, l’associazione Adamo che ha in gestione la darsena di Montesecco e la stessa amministrazione comunale guidata appunto da Raimondi. In buona sostanza quell’accordo doveva servire ad appianare attriti storici negli interessi che cozzavano in quello specchio d’acqua, tra pescatori, darsenisti e altri diportisti.


flavio gioia
*Base nautica Flavio Gioia*

Un accordo che formalmente prevedeva la possibilità di ampliare la concessione della base di Simeone, allargando la zona di competenza dello specchio acqueo, in direzione della nave americana, così da permettere alla Flavio Gioia la realizzazione di un progetto, partito da una prospettiva di investimento di circa 12 milioni di euro e oggi attestatasi più verosimilmente sui 5 milioni, di realizzazione di un’ala portuale dedicata esclusivamente a maxi-yacht con servizi a terra adatti a quella fetta di mercato di lusso. Formalmente va precisato che nell’accordo non si parlava della rinuncia alla causa, allora ancora in atto, tra Comune e base nautica, anche perchè erano coinvolti l’ente portuale e l’associazione Adamo che con quella vicenda non avevano nulla a che fare. Eppure si può parlare del cosiddetto gentleman agreement che sarebbe scattato in caso di vittoria di Simeone.

*Il sindaco Cosmo Mitrano*
*Il sindaco Cosmo Mitrano*

Un accordo fra gentiluomini secondo il quale la base nautica avrebbe rinunciato al risarcimento in cambio della facilitazione nel costruire il porto appunto. Anche perchè infliggere un cosi duro colpo alle casse comunali ora, sarebbe una sorta di autogol visto che in sede procedurale, in conferenza dei servizi ad esempio, il Comune in ogni caso può rivendicare un ruolo da padrone e mettere i bastoni tra le ruote al progetto. Insomma la sensazione è che il porto per yacht di lusso alla fine si farà, come vogliono i proprietari della base nautica e il Comune risparmierà 370mila euro. Ora la palla passa a Mitrano.