Elezioni a Monte San Biagio, il ribelle Basile dà appuntamento ai giovani: “Ripartire dall’agricoltura”

*Augusto Basile*
*Augusto Basile*

Inizia il ciclo di incontri elettorali di Augusto Basile, forzista ribelle deciso a scendere in campo con la spinta delle civiche per concorrere alla carica di primo cittadino di Monte San Biagio.

Il primo appuntamento della serie, è in programma mercoledì 2 aprile a partire dalle 20,30 presso la sala ristorante ‘Il Focolare’. Dal titolo ‘Dal seme al frutto: quando il giovane può fare impresa’, è promosso dal coordinamento di supporto a Basile ‘Per costruire’.


La prima tappa di un percorso rivolto soprattutto ai giovani del paese, nello specifico a chi fosse intenzionato ad investire nell’apertura di nuove imprese nell’agroalimentare.

*Le possibilità del settore primario*
 *Le possibilità del settore primario*

“Infatti il paese ancora fonda la propria economia sul settore primario – spiegano dal coordinamento – agricoltori ed allevatori sono le principali figure professionali, moltissimi sono i terreni incolti che potrebbero rappresentare il rilancio economico del sistema cittadino. Negli ultimi anni proprio l’agricoltura è stata fortemente penalizzata per l’ assenza di una politica attenta alle esigenze dei cittadini. Il percorso, quindi, aiuterà i giovani dal ‘seme’, la fase di startup dell’impresa, al ‘frutto’, distribuzione e commercializzazione del prodotto avvalendosi della consulenza di figure professionali qualificate”.

All’incontro è prevista la presenza dell’agronoma Angela Ciotti, che andrà ad illustrare la possibilità di rivalutare l’agricoltura ed il patrimonio paesaggistico di Monte San Biagio attraverso il concetto di agrobiodiversità.

“Crediamo fortemente nel rilancio di Monte San Biagio partendo dalla sua vocazione primaria agricola”, dice Antonio Pernarella, tra i candidati della lista di Basile. “Moltissimi sono i coltivatori diretti che aspettano da tempo incentivi e attenzione. Penso che da qui bisogna partire per costruire, come recita il nostro slogan, non una città o un paese ideale ma una economia che può ripartire da quello che abbiamo, dalla concretezza”.