Consiglieri provinciali assunti con contratti fittizzi, la Corte dei Conti sospende il giudizio per l’eurodeputato

*Guido Milana*
*Guido Milana*

Niente salasso per l’eurodeputato Guido Milana. Il portafogli dell’esponente del Pd, almeno per ora, è salvo e nelle casse della Provincia di Roma, nelle quali la Procura contabile del Lazio voleva far rientrare due milioni e mezzo di euro, non è tornato neppure un centesimo. Neppure quei 240 mila euro chiesti al parlamentare del Partito democratico giunto fino a Bruxelles, dopo che li aveva ottenuti da una ditta di Aprilia, gli unici su cui la Corte dei Conti poteva già esprimersi e che invece, per una svista dei giudici, sono stati congelati insieme agli altri.

La vicenda di Milana e di altri sette ex consiglieri provinciali romani prende le mosse dalla consiliatura in cui era presidente Enrico Gasbarra. Secondo gli inquirenti, alcuni politici si erano fatti assumere da alcune aziende poco prima di essere eletti a Palazzo Valentini, ma i contratti sarebbero stati fittizi. Loro non lavoravano e la Provincia risarciva gli stipendi alle ditte dove risultavano dipendenti, visto che nei giorni lavorativi erano impegnati in attività politica.


Analizzando quando accaduto tra il 2003 e il 2007, gli inquirenti romani hanno così indagato per truffa otto consiglieri e agli stessi ha chiesto poi di risarcire le somme ottenute dalla Provincia la Corte dei Conti. Analizzata la situazione in aula, la Procura contabile ha chiesto di condannare Guido Milana, attuale eurodeputato del Pd, ex presidente del consiglio regionale del Lazio e gli altri.

A Milana è stato chiesto di restituire oltre 240 mila euro ottenuti dalla ditta Stradaioli di Aprilia, la Corte dei Conti ha però sospeso il giudizio per tutti, nell’attesa che le diverse posizioni vengano definite sul fronte penale. Lo stop al processo ha fatto tirare ai politici un sospiro di sollievo, ma soprattutto a Milana. Per quest’ultimo infatti non c’è nessuna sentenza penale da attendere.

Sull’eurodeputato, il 23 aprile scorso, si è pronunciato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Guido Marcelli, che lo ha assolto, insieme ai due imprenditori di Aprilia da cui risultava dipendente, per intervenuta prescrizione. Un particolare che spesso non evita guai davanti alla Corte dei Conti. I giudici contabili non sembrano però aver fatto caso a quel particolare e così al momento niente salasso anche per l’esponente del Pd.