Tares, bollettini in ritardo: scadenza prorogata al 31 dicembre. Basterà?

*Comune di Aprilia*
*Comune di Aprilia*

“Si avvisano i contribuenti che, nonostante la scadenza ufficiale del pagamento del Saldo Tares 2013, come imposto dalla normativa statale, sia stata fissata per il giorno 16/12/2013, in considerazione dei ritardi intervenuti nell’invio degli avvisi di pagamento e dei modelli F24 allegati, il termine di pagamento del Saldo Tares 2013 è posticipato al 31/12/2013”.
Questo è quanto si legge sul sito web del Comune di Aprilia. Il Comune ammette di essere in ritardo con l’invio dei bollettini: gran parte della popolazione non ha ancora ricevuto la cartella e, visti i tempi e le poste che faticano a fare il loro dovere, saranno tanti a non riuscire a ricevere in tempo il bollettrino. Attenzione: non in tempo per il 16, ma neanche per il 31 dicembre. E in quel caso saranno problemi, a meno che non si ricorra ad una nuova proroga della scadenza, come successo ad esempio ad Anzio: lì la scadenza è fissata per il 28 febbraio 2014. Comunque vada, gli apriliani si preparino a ricevere belle mazzate in bolletta.

 “La scarsa attenzione dimostrata dall’Assessore Chiusolo, il quale fin dall’inizio non ha mai preso in considerazione le proposte avanzate dal centrosinistra, che chiedeva di evitare l’eccessivo onere del tributo sulle famiglie e sulle imprese apriliane, si aggiunge all’incapacità di gestire le corrette modalità di pagamento di una tra le più importante entrate comunali”, spiegano i consiglieri di centrosinistra Giovannini, Tomassetti e Porcelli. “Da ultimo le “spallucce” nei confronti dell’ultima proposta avanzata sempre dal centrosinistra in consiglio comunale, con la quale si voleva evitare il passaggio alla Tares e di confermare anche per questo anno il vecchio regime Tarsu, meno gravoso per i contribuenti, non può far riflettere sul fallimento della gestione dell’Assessore Chiusolo. A nulla servono le collaborazioni con studi legali e società esterne che ad oggi sono costate ai cittadini apriliani oltre 120.000 euro con il misero risultato che è sotto gli occhi della collettività”. E ancora: “Non solo i contribuenti saranno chiamati a sostenere un vero e proprio salasso dovuto agli aumenti deliberati dall’amministrazione comunali, ma dovranno anche affrontare nei prossimi giorni lunghe file presso l’ufficio tributi per reperire i moduli per il pagamento del tributo”.