TRENI DIRETTI A ROMA FERMI PER UN'ORA. UN CAMION PERDE IL CARICO SUI BINARI DI MONTE SAN BIAGIO

large_TrenitaliaAGGIORNAMENTO – Ancora disagi. E ancora una volta a carico dei pendolari che stamattina non hanno potuto salire a bordo dei treni da Napoli diretti a Roma.

Stavolta ad aver provocato l’interruzione – seppure temporanea (1 ora) – del servizio di trasporto ferroviario è stato un incidente. Un camion è finito su un parapetto cavalcavia a ridosso dello scalo ferroviario di Monte San Biagio, riversando del materiale sui binari.


Mentre sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Monte San Biagio, diretti dal luogotenente Nania, e la Polizia per coordinare le operazioni di rimozione del carico del camion, i pendolari che dal sud della provincia erano diretti a nord o anche a Roma per motivi di lavoro, non sono stati fatti salire a bordo dei treni. Conseguenza naturale: ancora difficoltà sul transito ferroviario che ha avuto ripercussioni sulle attività lavorative dei viaggiatori.cavalcavia danneggiato

Non sono tutti liberi professionisti, infatti, quelli che prendono il treno. E non tutti possono sottostare ad una flessibilità dell’orario di inizio delle attività lavorative. In particolare i tanti docenti, siano essi professori o maestri, che devono raggiungere le scuole di appartenenza non possono permettersi ritardi. Pena: una sanzione.

Difficile per gli insegnanti chiarire come il ritardo sia dipeso da un incidente sulla tratta. Le regole sono chiare, bisogna avvertire l’istituto scolastico di riferimento entro e non oltre le 7. Ma come fare in un caso come questo? Come ovviare alle conseguenze di un ritardo che inevitabilmente mette in difficoltà anche le realtà scolastiche presso le quali i docenti “ritardatari” sono diretti?

Purtroppo pare che al momento non ci siano soluzioni.564430_10201950327272971_645760974_n

Da qualche minuto, dopo un’ora di attività e di arresto dei convogli, alle 9 e 35 i treni da Napoli diretti a Roma stano ripartendo, non senza conseguenze negative per lavoratori e studenti. Questo era stato annunciato ai viaggiatori… ma la realtà, ancora una volta, è stata diversa.

I pendolari, infatti, con grande comprensione e buona volontà da Minturno sono saliti a bordo del treno delle 9 e 36 diretti a Roma. A Formia, però, sono stati fatti scendere e “imbarcati” su un altro convoglio. Alle 11 e 18, erano ancora alla stazione di Fondi.

Un’odissea iniziata alle prime luci dell’alba di stamattina per i tanti pendolari stipati nei vagoni che ancora ora – alle 11 e 20 – non sanno a che ora riusciranno a raggiungere il proprio posto di lavoro. Magari solo a conclusione della giornata lavorativa.