Fondi, i misteri del sarcofago di via Purpurale

fondi-castello-baronaleUn sarcofago con uno scheletro di alta statura, le sue ossa ancora parzialmente avvolte da sottili filamenti di stoffa dorata. Sulla lastra tombale posta a chiusura, tre bassorilievi scolpiti nel marmo. Un ritrovamento retrodatabile intorno al 300 d.C. avvenuto nel maggio del 1998 in via Purpurale, nella frazione fondana delle Querce, stradina anonima circondata da case e terreni agricoli tornata negli ultimi anni agli onori delle cronache per via dei ripetuti sit-in del comitato anti-elettrosmog.

Una scoperta rimasta per troppo tempo sottovalutata, quasi nell’anonimato. E che ora si avvia forse per la prima volta a ottenere la giusta considerazione. Si terrà infatti nel pomeriggio di martedì, a partire dalle 18 nella cornice di Castello Caetani, un convegno organizzato dalla Pro Loco con lo scopritore del reperto archeologico, lo studioso Emidio Quadrino, direttore del Museo civico di Fondi e ispettore onorario dei Beni archeologici e monumentali.


“Fin dalla scoperta, fu chiaro che ci si trovava di fronte ad un reperto archeologico unico in Italia, ma da allora poco si è fatto per spiegarne e valorizzarne le caratteristiche ai fini della promozione e diffusione della sua conoscenza, al grande pubblico e potenziali turisti appassionati della cultura”, spiegano dall’associazione fondana.

Tra i partecipanti, il sindaco Salvatore De Meo, l’assessore alla Cultura Lucio Biasillo ed il senatore Claudio Fazzone. A fungere da moderatore, il giornalista e presidente della Pro Loco Gaetano Orticelli.