IL “TOUR DELLE DISCARICHE” A MINTURNO TRA PRATI, ALBERI E RUSCELLI

Per chi conosce Minturno e Scauri è possibile parlare di un “tour delle discariche”. Sono infatti sempre gli stessi i posti nei quali vengono accumulati i rifiuti. Da oltre vent’anni i cumuli di calcinacci, elettrodomestici, amianto, materassi, si trovano sempre nelle medesime zone e, volendo, anche negli stessi  punti – identici e precisi –.

Come venti anni fa anche oggi, tanto per non perdere le cattive abitudini, nella zona compresa tra Scauri e Penitro e tra Scauri e Spigno Saturnia, esistono piccoli punti di “raccolta” dei rifiuti che sono, prevalentemente,  straordinari. Si tratta di zone di campagna del territorio comunale di Minturno. Un’area fatta di fiumiciattoli e anche di percorsi tra gli alberi e i prati.


Osservando con attenzione è possibile notare come nelle per così dire “discariche spontanee” che sorgono nelle zone di Solacciano e Santo Martino a Minturno, vengono depositati sono ed esclusivamente materiali il cui smaltimento prevede procedure specifiche data la particolarità del prodotto buttato.

Il dubbio che sorge, in un momento in cui non si fa altro che parlare di rifiuti pericolosi, è in merito alle presunte o reali conseguenze che le aree interessate da queste “raccolte” subiscono. Possibile che nessuno si renda conto delle necessità di intervenire in maniera risolutiva su quei cumuli di rifiuti? Come mai non si applica un intervento di prevenzione e, magari, di repressione con l’applicazione di multe salate?