ZEZA E PULCINELLA IN TOUR, WEEK END A GAETA E FORMIA

zezaepulcinellaIl teatro Bertolt Brecht ha una lunga confidenza con la maschera di Pulcinella, di cui ha narrato, nel corso di diversi spettacoli, le peripezie, gli amori, le disavventure e addirittura la morte.

Lo spettacolo “Zeza e Pulcinella” si inserisce in questa linea di lavoro e si ispira alla Zeza tradizionale in maniera molto libera, rielaborando e contaminando le diverse tradizioni, per dare vita ad una serie di quadri ispirati alle tecniche del teatro di strada e di figura.


Sarà proprio questa produzione del Teatro Bertolt Brecht scritta da Pompeo Perrone con la regia di Maurizio Stammati la protagonista del week – end.

Il tour di “Zeza e Pulcinella”, dopo la trasferta di ieri ad Alessandria del Carretto (Cs) per il festival di culture popolari “Radicazioni”, prosegue domani a Civitella Alfedena (AQ) alle 21 nel corso della XIII Edizione del Folk Festival.

Continua, poi, sabato alle 21 presso i giardini di Serapo per l’ultimo appuntamento del festival “Palcoscenici di sabbia” promosso in collaborazione con il Comune di Gaeta.

Si termina domenica alle 21 presso il Villaggio Do Bosco per il mini – festival “I giardini delle favole” organizzato in sinergia con il Comune di Formia.

La Zeza tradizionale è una scenetta carnevalesca, cantata al suono del trombone e della grancassa, che vide probabilmente la luce nella seconda metà del Seicento. Zeza era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell’arte). Questo tipo di spettacolo nacque dunque nell’ambito delle rappresentazioni legate a questo personaggio.

Viene rappresentata la storia delle nozze di Don Nicola, studente di legge, e di Vicenzella, contrastate dal padre della donna, Pulcinella, che teme di essere disonorato ed è inconsapevolmente geloso, e sostenute da sua moglie, Zeza, che è di ben altro avviso e vuole far divertire la figlia «co mmilorde, signure o co l’abbate»; Pulcinella sorprende gli innamorati e reagisce violentemente, ma è punito e piegato da Don Nicola e alla fine si rassegna.

La meraviglia del teatro di strada si unisce alle atmosfere farsesche della maschera napoletana per dar vita ad uno spettacolo originale e di sicuro impatto su spettatori di ogni età