APRILIA FREDDINDUSTRIA, IL VICE SINDACO: SOLO LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA

comune-di-aprilia3Riguardo ai presunti lavori di abbattimento dello stabile ex Freddindustria, e con riferimento a dichiarazioni di esponenti del Pdl cittadino apparsi sui media locali, il vice sindaco Franco Gabriele precisa quanto segue:«Presso l’area interessata non risultano lavori se non di messa in sicurezza e inibizione dell’accesso da parte di estranei. Gli uffici preposti dell’ente comunale hanno provveduto ad un sopralluogo verificando come i mezzi d’opera risultavano impegnati nelle operazioni di smontaggio di materiali riciclabili quali ferro, alluminio e soprattutto rame.

Questo in ottemperanza all’ordinanza sindacale del 4 maggio 2009, n. 112 (tra l’altro rinnovata dal sindaco Antonio Terra con l’ordinanza n. 272 dello scorso 2 luglio), che intima ai proprietari dei siti dismessi sul territorio comunale di Aprilia, di provvedere a porre in essere tutte le iniziative possibili volte ad impedire l’accesso, l’occupazione e l’utilizzo degli immobili stessi da parte di soggetti che ne potrebbero fruire abusivamente, e quindi in sicurezza.


Risulta, altresì, una domanda di S.C.I.A. con protocollo di ottobre 2012, da parte dell’amministratore della società, dove è fatta richiesta di un intervento di messa in sicurezza degli immobili e del rispristino delle recinzioni poste intorno al lotto complessivo.

In questo senso, siamo convinti che non stia accadendo nulla di diverso dalla documentazione in nostro possesso e, comunque, in seguito ad ulteriori accertamenti, saremo pronti ad ogni presa di posizione, ove necessaria.

Per il resto, sull’utilità meno dei 270 mila mc, in quella fascia di territorio,quasi da cerniera tra una parte di città storica e quella di nuovo sviluppo, non cambio il mio giudizio contrario. Ma le regole non le scriviamo noi.

Siamo perfettamente d’accordo sulle questioni dell’eccessiva cementificazione, che la Città di Aprilia ha subìto e in proposito stenderei un velo pietoso sulle cosiddette lenzuolate di cemento ottenute grazie alle varianti secche al piano regolatore generale, ferite brucianti sulla qualità dei servizi e dell’organizzazione urbana. Scelte amministrative che di certo non ha fatto la nostra coalizione civica».