CHIUDE ANCHE IL ''QUOTIDIANO LA PROVINCIA – LATINA''

La ProvinciaAGGIORNAMENTO – Il Quotidiano La Provincia – Latina chiude. La decisione è stata comunicata dal direttore del quotidiano e dal presidente della coop Effe ai sindacati Stampa Romana e alla Cgil durante l’incontro alla Fieg. Il 24 marzo del 2004 la prima pubblicazione.

Restano senza lavoro diciassette giornalisti e cinque poligrafici oltre ai quindici collaboratori. Per loro si sta predisponendo un piano di uscita che prevede disoccupazione e cassa integrazione mentre ancora c’è da risolvere la questione delle mensilità arrestrate.


La chiusura de La Provincia segue a breve quella del quotidiano Il Territorio, marzo 2010, e Tele Etere, a maggio, delle pagine provinciali de Il Tempo, a ottobre sempre del 2010, del Corriere Pontino, l’anno successivo.

COMUNICATO STAMPA: LA EFFE SPA VUOLE CHIUDERE LA PROVINCIA A LATINA. ASR E SLC-CGIL: “SCELTA INACCETTABILE”

La Effe cooperativa Spa esce allo scoperto e comunica la volontà di chiudere l’edizione di Latina del quotidiano La Provincia. Dopo essersi a lungo sottratta al confronto con i sindacati, l’azienda si è fatta vedere al tavolo martedì 28 maggio e, senza presentare alcun piano industriale ed editoriale che giustificasse la decisione, ha comunicato ad Asr e Cgil Slc di Latina e Frosinone, l’intenzione di cessare le pubblicazioni a Latina mettendo in cassa integrazione a zero ore 17 giornalisti e 5 poligrafici, nonché buttando a mare oltre 20 collaboratori a cui scade il co.co.co a fine maggio. La causa sarebbe la mancata erogazione del contributo pubblico 2011 da parte della Presidenza del Consiglio.

“Una decisione inaccettabile – commentano Paolo Butturini, segretario dell’Asr, Carlo Bruno, segretario della Slc di Latina e Giuseppe De Pede, segretario Slc di Frosinone -. Dopo aver traccheggiato per un anno, senza alcun progetto di sviluppo delle testate, ma anzi, lasciando deperire il patrimonio professionale ed editoriale, la Effe imbocca la strada più facile: chiudere una delle due edizioni. Una scelta che, oltre a penalizzare i lavoratori già spremuti da cassa integrazione e contratti di solidarietà (per altro non corrisposte da quattro mesi) impoverisce l’offerta informativa riducendo ancor più il valore della testata e dell’azienda.

I sindacati, inoltre, hanno contestato alla Effe la mancanza del presupposto giuridico di una decisione che non poggia su alcuna delibera assembleare e non si comprende da chi e come sia stata presa. Si punta così a dividere ancora una volta i lavoratori di Frosinone e Latina, nascondendo le reali cause di una crisi che si è lasciata marcire nell’immobilismo più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali. Asr e Slc-Cgil hanno chiesto una piano industriale e editoriale che provi a invertire la tendenza al declino e superi un modello produttivo che si basa soltanto sul finanziamento pubblico”.