GAETA, TORNA IN TRIBUNALE IL ''PROGETTO MUSICA'': SENTITI TRE TESTIMONI

tribunale di latinaTre testimoni dell’accusa sono sfilati ieri presso il Tribunale di Latina nell’ambito del processo a carico del dirigente del Comune di Gaeta, recentemente reintegrato, Antonio Buttaro. Abuso d’ufficio è l’accusa nei suoi confronti nell’ambito di quello che la cronaca ha descritto come Progetto Musica ovvero la catalogazione, a partire dal 1999, di oltre 700mila opere musicali il tutto da inserire su supporti informatici.

Un’impresa faraonica che proseguì fino al 2006 e avrebbe dovuto riguardare anche gli spartiti musicali. E a cui poi si aggiunse il «telelavoro», ovvero una seconda tranche del progetto che “intendeva favorire la partecipazione di persone svantaggiate, in vista di un loro coinvolgimento sociale e lavorativo”.


Nel dettaglio è stata ascoltata una prima teste che ha dichiarato di non aver mai partecipato all’iniziativa anche se il suo nome compariva nelle liste di telelavoro. Una seconda testimone, poi, ha invece ammesso la sua partecipazione al progetto e di aver poi rinunciato causa motivi di famiglia. Una terza, infine, ha testimoniato di aver appreso dell’iniziativa attraverso il patronato e di aver poi presentato la necessaria documentazione per ricevere aiuti finanziari, peraltro regolarmente percepiti.

“Tre figure in sé marginali rispetto al progetto”, ha sottolineato l’avvocato difensore Vincenzo Papa commentando l’udienza nel corso della quale il pubblico ministero Eleonora Tortora ha, invece, cercato di far emergere come solo amici e parenti del dirigente percepissero retribuzioni. Dimostrando così gli interessi personali del Buttaro.

Nella prossima udienza, prevista per il 3 dicembre, è attesa l’audizione di ulteriori teste dell’accusa. L’iniziale danno stimato in sede di Corte dei Conti ammontava a 500mila euro che in sede di Appello fu ridotto: al dirigente la condanna al risarcimento di settantacinquemila euro, più spese, da liquidare al Comune di Gaeta.