GAETA, COLTELLATE A VILLA DELLE SIRENE: 26ENNE ARRESTATO E CONDANNATO

*Vincenzo Latorre, comandante della Stazione Carabinieri di Gaeta*
*Vincenzo Latorre, comandante della Stazione Carabinieri di Gaeta*

Coltellate la notte scorsa nei pressi di Villa delle Sirene a Gaeta e un arresto da parte dei carabinieri della locale stazione, comandati dal maresciallo Vincenzo Latorre. Erano circa le ore 22 quando, nei pressi del locale esercizio commerciale “Bar dell’Angolo”, probabilmente a causa dell’abuso di alcol e sicuramente per futili motivi, due romeni sono giunti alle mani. E non solo. Uno dei due, la persona poi arrestata, il 26enne Romea N., ha tirato fuori un coltello a serramanico lanciandosi sul connazionale e procurandogli un profondo taglio alla mano destra, ferita refertata all’ospedale Dono Svizzero di Formia con una prognosi di sette giorni.

Immediato l’intervento dei carabinieri che poco dopo l’aggressione sono riusciti a rintracciare e bloccare il 26enne in un’abitazione di via Indipendenza, presa regolarmente in affitto, ancora in possesso dell’arma utilizzata. L’uomo è così stato tratto in arresto per lesioni personali e porto di armi o oggetti atti ad offendere.


Nella giornata di ieri, Romea N. è stato quindi tradotto davanti al Tribunale di Gaeta dove si è tenuta l’udienza per direttissima e qui condannato a otto mesi, poi rimesso in libertà in quanto incensurato. L’ennesimo caso di violenza nella zona di Villa delle Sirene dove gli episodi si susseguono nonostante uno stretto giro di controlli messo in atto proprio dai carabinieri. Che nelle ultime settimane hanno provveduto all’espulsione di alcuni stranieri con precedenti o non regolari sul territorio nazionale. Casualità vuole poi che il 26enne arrestato la notte scorsa sia il fratello del 24enne che a febbraio aggredì un venditore ambulante di fiori pakistano. Anche in quel caso determinante è risultato il lavoro di indagine dei militari dell’Arma che rintracciarono lo straniero grazie soprattutto alle informazioni ricevute dai primi soccorritori.

Di più, secondo le indagini Romea N. avrebbe avuto un ruolo anche nell’aggressione all’ambulante risultando essere presente al momento dei fatti prima di scappare all’arrivo dei militari. Da tempo i residenti in zona chiedono all’amministrazione comunale il posizionamento di un impianto di video sorveglianza proprio per prevenire episodi analoghi anche se una soluzione concreta, caldeggiata da più parti, sarebbe quella di rifiutare l’affitto a personaggi dalla dubbia fedina penale.

Un impegno a difesa del quartiere che, quindi, anche mediante il controllo costante della Polizia Municipale, andrebbe preso dagli stessi cittadini ma particolarmente difficile in un momento di così grave crisi economica dove, anche un affitto, può aiutare ad arrivare a fine mese.