***video***FONDI, SAN FELICE CIRCEO, VENTOTENE E PONZA: TRUFFA SULL'APPALTO DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI, MAXI OPERAZIONE DELLA GDF

GuardiadiFinanzaSono 14 le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Latina dai finanzieri del gruppo di Formia per frode in pubbliche forniture, falso e truffa ai danni dello Stato per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani in diversi comuni della provincia di Latina.


Nel contempo, è stato accertato e segnalato alla procura regionale del Lazio della corte dei conti un danno erariale per circa 7.000.000 di euro.

Le indagini, condotte in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Latina e la Procura Regionale della Corte dei Conti di Roma, hanno permesso di appurare che una società capitolina, attiva nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, riusciva ad aggiudicarsi sistematicamente, con la compiacenza di funzionari e pubblici amministratori, importanti gare d’appalto producendo una serie di autocertificazioni che attestavano falsamente la propria regolarità contributiva (nascondendo invece una posizione debitoria di oltre 6 milioni di euro verso gli enti previdenziali ed assistenziali, nonché di altri 7 milioni di euro verso l’erario).

Inoltre, una volta vinta la gara, sempre attraverso la presentazione di altra ingannevole documentazione, attestante questa volta la regolare esecuzione del servizio, riusciva ad ottenere, con “il placet” dei responsabili degli enti, la liquidazione delle proprie spettanze.

I controlli, effettuati attraverso mirati accertamenti sulla base della documentazione amministrativo/contabile, hanno riguardato gli appalti fino al 2007 dei comuni di Fondi, Sanfelice Circeo, Ponza e Ventotene.

Al termine della lunga e complessa indagine, le fiamme gialle hanno segnalato alla magistratura ordinaria ed a quella contabile 13 persone tra amministratori, funzionari e dirigenti di settore degli enti interessati, nonché l’amministratore pro-tempore della società appaltatrice, ritenuti tutti responsabili, in concorso tra loro, oltre che delle condotte penalmente rilevanti, di aver cagionato un danno all’erario attraverso l’ingiusto profitto percepito dall’impresa vincitrice degli appalti in danno alla pubblica collettività, sia sotto il profilo delle tasse relative allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sostenute dai cittadini, che per l’illecito valore percepito dalla mancata esecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti come stabilito dal capitolato speciale d’appalto.

Il danno segnalato, attualmente al vaglio della magistratura contabile, è stato quantificato per un valore di circa 7.000.000 di euro.