BOTTEGHE DI MESTIERE, 60 ISCRITTI A GAETA. LA RESPONSABILE DELL’INFORMAGIOVANI PRECISA

Si sono iscritti in sessanta alle Bottega di Mestiere “Economia del mare e valorizzazione gastronomica del prodotto tipico”. A comunicarlo è l’Informagiovani del Comune, precisando che l’iniziativa è stata proposta nella Provincia di Latina, all’interno del programma Amva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Non ci è riuscita però Maria.

Ventotto anni, disoccupata e in cerca di lavoro e con una lunga esperienza da cuoca. A fine ottobre aveva appreso che a Gaeta erano aperte le candidature, scadenza il 5 novembre. Un’occasione interessante aveva pensato anche perché oltre a specializzarsi in qualcosa che le piace, il tirocinio, qualora fosse stata selezionata, si prevedeva una borsa di 500 euro al mese. Per “le iscrizioni e ulteriori informazioni è possibile contattare lo Sportello Informagiovani del Comune, aperto al pubblico nei giorni di mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 ed il martedì dalle 15.30 alle 17.30”, aveva diffuso in una nota il Comune di Gaeta. E lei insieme a un’amica vi si era recata il giorno successivo.


Purtroppo, a causa di un lutto, la dirigente non era presente. In compenso via internet le veniva assicurato che le sarebbe stato possibile iscriversi. Maria ci prova fino al 5 novembre senza riuscirci tanto da informare chi scrive, prima della scadenza, che ugualmente non vi riesce e ne da notizia chiedendo un intervento riparatore: il sito era bloccato.

A precisare la situazione, attraverso il suo legale, ha scritto il dirigente Annamaria Di Santo in qualità di responsabile dello Sportello Informagiovani: “In primo luogo nell’articolo del 14 novembre si legge che l’iniziativa Botteghe del mestiere sarebbe stato lanciata a fine ottobre c.a. mentre, in realtà, fin dal 12 ottobre era stata ampiamente pubblicizzata sia sul sito del Comune di Gaeta che dal nostro sportello che ha fornito tutte le informazioni dovute a molti utenti per tutto il periodo compreso tra il 12 ottobre e il 7 novembre (!!! N.d.r.). In secondo luogo l’iscrizione al suddetto tirocinio era possibile esclusivamente online, come, peraltro, facilmente leggibile sul relativo sito internet. L’essersi recati presso lo sportello, o l’aver inviato e-mail non avrebbe, in nessun caso, reso possibile l’iscrizione poiché la modalità di iscrizione era predeterminata e intenzionalmente voluta in tal modo”.

Rispondendo a Maria: “Alla luce di ciò, appare oltremodo strano che la persona persona (!) che Le ha inoltrato la denuncia sia stata l’unica a non essere riuscita a iscriversi, visto che ben 60 giovani hanno fatto pervenire la propria iscrizione. Infine circa la mia personale assenza, si precisa che è stata dovuta a un gravissimo lutto, appunto la morte di mio padre a fine ottobre. Tuttavia, anche in questo caso e nonostante il mio comprensibile disagio morale, ho disposto perché il servizio Informagiovani continuasse ugualmente, a fornire, come ha fatto, informazioni e a  pubblicizzare “Botteghe del Mestiere” in mia vece, grazie all’aiuto di volontari del servizio civile”.

E in ultimo: “Probabilmente la persona che Le ha riferito non è stata in grado di iscriversi on line, come avrebbe dovuto, e ha cercato un capro espiatorio al di fuori di sé, mentre avrebbe fatto bene a cercarlo all’interno delle sue conoscenze informatiche”.

Tanto si doveva alla dirigente e alla giovane disoccupata Maria che aveva espressamente manifestato la propria volontà, anche recandosi a Gaeta, di iscriversi a un tirocinio.

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