LAZIO, NO DI CONFCOMMERCIO E CONFESERCENTI A DEROGA SALDI

Un no chiaro e deciso alla proposta di legge regionale n. 358, presentata da Francesco Saponaro e sottoscritta da altri 38 consiglieri, è arrivato oggi dalle due associazioni più rappresentative del settore, Confcommercio e Confesercenti. Nel corso delle due audizioni in commissione Pmi, commercio e artigianato del Consiglio regionale del Lazio, infatti, il presidente onorario della prima, Roberto Polidori, e il presidente della seconda, Valter Giammaria, hanno spiegato direttamente al proponente, il presidente della commissione, le ragioni della loro contrarietà al provvedimento che intende, in via transitoria e sperimentale, concedere ai commercianti una deroga alla data di inizio delle vendite di fine stagione esclusivamente per i saldi di luglio 2012 e gennaio 2013.

“Pur essendo animato da buone intenzioni – ha dichiarato Roberto Polidori, anche presidente di Federmoda Roma – si tratta di un intervento parziale e intempestivo, poichè già da tempo stiamo lavorando con l’assessore Di Paolo a una riforma complessiva della legge regionale n. 33 del 1999. Inoltre, anche se in via sperimentale, siamo contrari alla deroga sui periodi di saldi, perchè si tratta invece di ribadirne la centralità – ha proseguito Polidori – visto che dai dati raccolti dal nostro centro studi emerge che una quota pari al 25-30% del fatturato annuo dei negozi deriva proprio dalle vendite in quei periodi. Servono invece maggiori controlli dei Comuni e puntuali sanzioni contro coloro che non rispettano le norme”. Su questo punto è emersa la totale condivisione da parte di Confesercenti Roma e Lazio. “Il commercio ha bisogno di rispetto delle regole – ha dichiarato il presidente Valter Giammaria – non di abrogazione delle stesse. Questo settore, già in grave difficoltà per le liberalizzazioni degli orari e dei giorni di apertura, subirebbe un tracollo ulteriore se passasse questa proposta. Quello che invece chiediamo è la certezza del diritto, il rispetto delle regole, la lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale”.


Diverse le reazioni dei consiglieri membri della commissione. Saponaro e Luigi Abate della Lista Polverini hanno ribadito la validità del provvedimento. Quest’ultimo ha spiegato che “la deroga non implica la cancellazione dei saldi, anzi, ne ribadisce l’importanza”. E, a tal proposito, ha suggerito di modificare leggermente la proposta iniziale per specificare meglio il carattere sperimentale e circoscritto della deroga. Francesco Carducci Artenisio (Udc), che aveva sottoscritto la proposta di legge, ha annunciato un passo indietro: “L’intento era quello di venire incontro alle esigenze della categoria con un provvedimento sperimentale. Se ciò non viene recepito in tal senso, allora facciamo un passo indietro, lasciando tutto come sta in attesa della riforma della legge n. 33 del 1999”.

Soddisfazione invece ha espresso Giuseppe Parroncini (Pd), che aveva chiesto l’audizione dei rappresentanti di categoria prima di procedere all’esame della proposta di legge: “Quello che è emerso nelle due audizioni odierne non fa altro che confermare le mie perplessità sia nel modo con cui si stava procedendo e sia nel merito della questione. Ribadisco pertanto il mio no alla proposta di legge, perchè se le norme non vengono fatte rispettare la soluzione non può essere quella di abrogarle”.

L’esame della proposta di legge è stato rinviato a giovedì 5 luglio.