SPERLONGA, DIECI INTERVENTI PER I BAGNINI OPERANTI SUL LITORALE

Una domenica intensa per gli operatori della “Terracinae job’s” impegnati sul litorale di Sperlonga con 31 bagnini attivi sulle torrette e personale in servizio sul natante per gli interventi mobili lungo i sei chilometri di spiaggia. Una decina, in tutto, le operazioni di assistenza, tra le quali spiccano tre casi di particolare emergenza. Il primo episodio ha visto i ragazzi del presidente Marcello Masci soccorrere una 19enne di Roma che, forse a causa dell’impatto con il primo sole della stagione, poco dopo mezzogiorno, è crollata a terra, priva di conoscenza, sul bagnasciuga di un noto stabilimento ubicato sul lungomare della Marina di Sperlonga, nel tratto della riviera di ponente. Il pronto intervento dei bagnini ha fatto prestare le cure di primo soccorso alla turista capitolina, raccolta, poi, da un’ambulanza che l’ha trasportata presso l’ospedale “Alfredo Fiorini” di Terracina.

Verso le due del pomeriggio nuovo intervento nel tratto della spiaggia libera all’altezza di un noto campeggio, sul versante di levante. Un 26enne di Napoli, impegnato a giocare a pallone, ha subito quella che poi in ospedale di Terracina gli hanno confermato essere una distorsione al ginocchio causata dalla ricaduta a terra dopo un’evoluzione aerea.


Più toccante la terza storia. Una bimba di sei anni di Fondi, dopo aver eluso la sorveglianza dei genitori, che avevano l’ombrellone nel tratto di spiaggia vicino la struttura museale archeologica della grotta di Tiberio, si è incamminata in direzione del porto di Sperlonga. E proprio in prossimità della zona portuale l’hanno rintracciata, con l’ausilio del collegamento radio, i ragazzi della cooperativa del presidente Masci che l’hanno consegnata ai genitori comprensibilmente presi dal panico dopo la scomparsa della piccola che aveva percorso circa un chilometro su un tratto di spiaggia che ieri era affollata fino all’inverosimile.

Gli altri interventi hanno riguardato punture da tracina, bagnanti in difficoltà oltre la boa e, soprattutto, l’azione preventiva e dissuasiva nei confronti di chi stava scambiando la spiaggia per un campo di calcio.