IL 13 APRILE A FONDI: “LA CIOCIARA” COME NON L’AVETE MAI LETTA

Diciotto studiosi provenienti da sette università e cinque Paesi diversi, tra cui “Harvard“, Princeton, Avignon e Pechino. A 100 anni dalla nascita di Elsa Morante e a 110 da quella del regista de “La Ciociara” De Sica, sono questi i numeri della II edizione del Convegno Internazionale Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema. L’intento è quello di risondare criticamente tutti i significati dell’opera di uno dei più grandi romanzieri del Novecento. Con anche una bella scoperta: un capitolo espunto ed inedito della stesura ultima del romanzo, un ritrovamento inaspettato che di certo calamiterà l‘attenzione di appassionati e studiosi. E poi il Moravia cinese, tradotto ancora nel 2011 e famoso come Dante [intervista Wei Yi].

Angelo Favaro, ideatore e coordinatore della giornata di studi, ha pensato di far incontrare studiosi e docenti delle diverse università del mondo a Fondi, in provincia di Latina, grazie al consenso e alla fattiva collaborazione dell‘Assessorato alla Cultura, nella persona dell’assessore Lucio Biasillo. Perché è qui che il 13 aprile prossimo si parlerà dell’opera moraviana, circondati dai paesaggi che colmarono lo svolgimento del romanzo prima e poi fecero da sfondo scenografico a “La ciociara”, l’omonimo film di De Sica che valse l’Oscar a Sophia Loren.


Il personaggio campestre e la vicenda di Cesira, protagonista della storia, nascono da un incontro vero avuto dall’autore con i pastori che durante la II guerra mondiale abitavano le montagne della piana di Fondi. Qui, infatti, dopo gli avvenimenti dell’8 settembre del 1943 Moravia si rifugiò con la moglie Elsa Morante a Sant’Agata, un villaggio montano di pastori provenienti da Vallecorsa (Ciociaria) presso la famiglia Marrocco-Mirabella: da questa esperienza e dal rapporto con questa famiglia ha avuto origine il romanzo La ciociara. Un romanzo che, però, è molto di più: è opera massima, documento storico, capolavoro cinematografico, attualità valoriale.

Info Evento: http://www.facebook.com/events/172294879557748/?context=create

INTERVENTI CRITICI

Tutte le diverse “letture” de “La Ciociara” emergeranno il 13 aprile grazie al contributo di alcuni fra i massimi studiosi della contemporaneità, della letteratura e di Alberto Moravia, introdotti dallo stesso prof. Favaro e moderati dagli interventi di Rino Caputo, preside della Facoltà di “Lettere e Filosofia” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dopo i saluti delle autorità, di Antonio Saccoccio dell’ADI-sd (Associazione Docenti Italianisti – sezione didattica) e di Gianna Cimino, nipote di Moravia e nel consiglio d’amministrazione del “Fondo Alberto Moravia” che sostiene l’iniziativa, Mark Epstein da Princeton (USA) si concentrerà sul personaggio di Michele, di cui Cesira si innamora, tra critica, speranza e martirio, mentre Alessandro Von Kayerseling, teologo, intellettuale e traduttore dell’Opera di Moravia in Germania focalizzerà il suo intervento su “L’ideologia nel romanzo. Appunti su La Ciociara”.

Chiuderà la prima tranche di interventi Alberto Granese (Università di Salerno), esperto di comparatistica letteraria e che si è occupato del rapporto fra Moravia e il cinema, con “Lirica e tragedia nel paesaggio del ‘romanzo sulla guerra’ di Moravia”. Alla ripresa toccherà a Giulio Ferroni, una delle voci più efficaci della critica e della storia della letteratura, un intellettuale di fama planetaria, dell’Università di Roma “La Sapienza” mettere in relazione “Cesira, Rosetta e le altre… alcune donne di Moravia”. Arriverà dall’Université d’Avignon (Francia) il prof. Laurent Lombard per parlare della Ciociara come di una “scrittura carnale tra sensualità e spiritualità”; chiudono gli interventi della mattinata Marta Di Nuccio dell’Università di “Tor Vergata” giovanissima studiosa e appassionata dell’opera di Moravia e Jacqueline Zana Victor, presidente di “Le jours de France à Rome” per capire com’è vista, com’è letta “La Ciociara” in Francia.

Il pomeriggio della giornata di studi sarà condotto da Andrea Gareffi, noto italianista e filologo, grande studioso di Ariosto e Montale, sempre della seconda università romana: il primo intervento è affidato a Simone Casini, uno dei massimi esperti di Moravia al mondo, curatore dell’opera moraviana per Bompiani, che affronterà il tema “La ciociara. Genesi, modelli e un epilogo inedito”, mentre subito dopo spazio a Wei Yi, direttamente dall’Università di Lingue Straniere di Pechino (Cina) che parlerà di “Alberto Moravia come testimone di guerra in Ciociaria”. Infine l’intervento di Carlo Mazzoni, scrittore e cantautore, giovane acuto e molto provocatorio, pronto a spiegare con la sua verve “l’invenzione dei personaggi, l’esistenza delle persone in Moravia”. Infine la prof.ssa Anna Pozzi dal Liceo Innocenzo XII di Anzio, esperta di didattica e di letteratura, socia ADI-sd, si intratterrà con i presenti su una ipotesi didattica per insegnare letteratura, storia, cinema attraverso la lettura del romanzo La ciociara. Chiuderà i lavori un ospite  davvero speciale, Dante della Terza dell’Harvard University (USA).

L’accoglienza e l’iscrizione alla giornata di studi sono curati da Nour Melehi (Fondo Alberto Moravia), Stefania Cori e Anna Langiano (Università “Tor Vergata”), mentre il coordinamento ospiti da Simone di Biasio (Università di Roma “La Sapienza”) e Clea Rivalta (University of Warwick).