FONDI: 8 APRILE, CONCERTO PER IL DECIMO ANNIVERSARIO IN RICORDO DI PADRE ALESSIO FALANGA

Quest’anno la Pasqua coincide con il decimo anniversario della morte di Padre Alessio Falanga, avvenuta l’8 aprile del 2002 a Fondi.

Per ricordarlo, alle 21 nella chiesa di San Francesco di Fondi, si terrà un concerto con brani di musica classica, intervallati da testimonianze e la proiezioni di immagini.


Ad esibirsi: Laura Celletti Soprano, Eugenio Di Lieto Basso, Claudio Martelli Organo. Il programma: Ombra mai fu di G.F. Handel, Domine Deus dal Gloria di A. Vivaldi, The people that walked in darkness dal Messiah di G.F. Handel, Ave Maria dall’Otello di G. Verdi, Pietà Signore di A. Stradella, Ave Maria di G. Caccini, Quia fecit mihi magna dal Magnificat di J.S. Bach, Panis angelicus di C. Franck Ave Maria di A. Nannetti.

I brani musicali saranno intervallati da testimonianze e immagini a ricordo di Padre Alessio.

Il concerto sarà l’inizio di diverse altre iniziative che si svolgeranno per tutto il 2012.

Un ricordo doveroso del sacerdote e dell’uomo che ha amato Fondi ed è stato amato dai fondani.

Profilo:

Nella primavera del 1968, quando non aveva ancora compiuto i 28 anni di età, padre Alessio era inviato a Fondi, una sede nuova, lontana, scomoda, non certo ambita dagli altri frati, per ripristinare la presenza francescana dopo più di cento anni di interruzione. Iniziava così la sua esperienza fondana che avrebbe segnato tutta la sua vita. Fondi è diventata la sua patria di elezione e la parrocchia di S. Francesco il suo campo di lavoro ministeriale, in cui ha profuso la sua intraprendenza pastorale, la sua umanità, la sua carica affettiva, il suo ottimismo, la sua creatività, il suo spirito di sacrificio. Padre Alessio Falanga ha lavorato sodo con il cuore, con l’intelligenza, con le mani.

Con il cuore perché in più di trent’anni, egli ha amato questa città con la passione con cui si ama una sposa e con lo spirito di paternità con cui si ama un figlio. E tanti cittadini Fondani ricorrevano con fiducia a lui, perché sapevano di trovare in padre Alessio un punto di riferimento sicuro, capace di riaccendere in loro quell’entusiasmo che a volte le delusioni della vita possono anche spegnere. Quante storie personali si sono intrecciate in quegli anni con la sua storia. Esse sono tutte racchiuse nel suo cuore e nel cuore di ciascuno che lo ha conosciuto.

Con intelligenza perché ha avviato una vita parrocchiale secondo le linee pastorali più attuali ed efficaci.

Con le mani perché ha curato il restauro della chiesa dedicata a S. Francesco, in questa terra che è stata il luogo in cui il Santo d’Assisi ha operato uno dei suoi primi prodigi, e ha edificato la dimora dei frati e le strutture per accogliere la comunità ecclesiale nelle sue attività parrocchiali.

Il suo stare a Fondi, grazie anche al suo rapporto con le istituzioni pubbliche e la sua sensibilità sociale, è stata una crescita per la città tutta, perché senza dubbio ha contribuito anche alla promozione umana e civile. L’elencazione dell’opera di padre Alessio Falanga è davvero lunga e quanti lo hanno amato la conosce bene.