Scende in piazza il Comitato territoriale “L’Italia sono anch’io”, costituito da liberi cittadini per sostenere la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza delle persone di origine straniera, promossa da 18 organizzazioni della società civile e appoggiata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Lo ha fatto oggi, in occasione della quarta Giornata nazionale di raccolta delle firme, e replicherà domani, domenica 22 gennaio, sia a Cori (Piazza Signina) che a Giulianello (Piazza Umberto I), dove i sostenitori dell’iniziativa hanno allestito i loro banchetti per contribuire a portare in Parlamento le due proposte di legge di iniziativa popolare che puntano a far sì che chi nasce e cresce nel nostro Paese, vi studia e vi lavora, sia considerato italiano a tutti gli effetti.
Muniti di carta di identità, i maggiorenni con cittadinanza italiana e residenti in Italia, potranno firmare i due moduli riguardanti l’attribuzione ai G2, i figli degli immigrati nati in Italia, dello Ius Soli, il diritto di essere cittadini per nascita su suolo italiano, e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo dopo un congruo periodo di residenza (5 anni).
A più di un mese e mezzo dalla scadenza, fissata per il 5 marzo, mancano ormai poche migliaia di firme al raggiungimento delle 50.000 necessarie, ma la partecipazione rappresenta comunque l’occasione per un salto di civiltà e una grande opportunità di crescita intellettuale, sociale e morale.
Per questa ragione, fin dallo scorso autunno, si è mobilitato con i suoi banchetti anche il Consiglio Giovani di Cori e Giulianello, mentre il Comune di Cori, uno dei pochi in Italia, ha stretto con le comunità straniere presenti sul territorio, un Patto di Cittadinanza, stilato insieme allo stesso Consiglio Giovani.
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