AGGIORNAMENTO – La Guardia Costiera di Ponza nella notte tra il 7 e 8 giugno è stata allertata tramite “May Day” (SOS) lanciato dalla Motonave trasporto passeggeri “Beluo” di circa 33 metri con 4 persone a bordo, in viaggio di trasferimento dal porto di Viareggio a Capo d’Orlando (Messina) con sosta tecnica notturna e rifornimento carburante nel porto di Ponza, la quale a seguito urto con gli scogli delle “Secche delle Formiche” – Isola di Ponza, ha incominciato a imbarcare acqua con il rischio dell’affondamento.
L’Ufficio Locale Marittimo di Ponza, al comando del 1° Mrs Luogotenente Felice Ventriglia, vista l’immediata situazione di pericolo, disponeva l’invio in zona di tutti i mezzi in dotazione, Motovedetta CP 2090 – il mezzo veloce G.C. A80 ed il gommone G.C. L21.
Dopo poco, veniva intercettata l’unità sinistrata, semiaffondata, nei pressi delle “Secche delle Formiche”, dove la Motovedetta Guardia Costiera CP 2090 prendeva a bordo i 4 occupanti che nel frattempo avevano indossato i giubbotti di salvataggio. Da un riscontro visivo e dalle loro dichiarazioni si trovavano in buono stato di salute e, quindi venivano trasferiti nel porto di Ponza e affidati al personale di servizio dell’’Ufficio Locale Marittimo per i successivi adempimenti del caso.
Nel frattempo sul posto erano sopraggiunti sommozzatori locali ed unità di appoggio per assistenza e per successivo recupero dell’unità sinistrata, ma in considerazione delle ore notturne e delle dimensioni dell’unità che ormai era semiaffondata, le operazioni si sono protratte fino all’alba. Alle prime ore del giorno l’unità semiaffondata veniva rimorchiata verso la costa, su bassi fondali, per evitare che affondasse completamente e per poter effettuare le prime ispezioni subacquee per il successivo recupero.
Ancora in corso le operazioni di recupero. L’Autorità Marittima di Ponza (Guardia Costiera) ha aperto un inchiesta per conoscere le cause dell’incidente.
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