ACCOLTELLAMENTO AL SEMAFORO, IN MANETTE UN FRUTTIVENDOLO AMBULANTE

Lo ha accoltellato più volte alla testa a Santo Janni di Formia. Con l’accusa di lesioni aggravate dall’uso del coltello, gli agenti del commissariato di polizia di Formia hanno tratto in arresto nel tardo pomeriggio di ieri il 28enne di Frosinone Stefano Deodati. L’uomo, residente in Formia, coniugato, commerciante ambulante di frutta e verdura, con precedenti di polizia per furto, falso e altri reati, è stato fermato perché resosi responsabile di lesioni aggravate dall’uso di un coltello, nei confronti di un formiano, al quale venivano procurate ferite da taglio e punta multiple del cranio, nonché trauma cranico non commotivo con prognosi di 10 giorni, con conseguente ricovero presso il reparto di osservazione del pronto soccorso del locale Ospedale Dono Svizzero. L’arresto è derivato dalla segnalazione al 113, relative ad una lite in atto. In particolare veniva detto che nei pressi del semaforo di Santo Janni vi era un venditore ambulante di frutta e verdura che aveva aggredito un automobilista con un coltello in mano. Il personale della Squadra Volante immediatamente recatosi sul posto, riscontrava la presenza di Stefano Deodati che, per quanto non presentasse ferite, aveva la mano destra sporca di sangue. Deodati riferiva agli agenti di avere avuto una discussione violenta con un automobilista. Dalla discussione scaturiva una colluttazione che degenerava nel ferimento dell’automobilista tramite un coltello. La persona ferita, pur perdendo molto sangue riusciva a fuggire evitando ulteriori conseguenze. Presso il Pronto Soccorso altro personale della volante identificava il soggetto ferito e ne raccoglieva le dichiarazioni confluite in una denunciaquerela. Veniva inoltre mostrato il coltello usato per il ferimento che veniva riconosciuto dalla parte offesa. Recuperato e posto in sequestro, secondo la versione del Deodati, era stato da lui lanciato sui binari della vicina linea ferroviaria, di fatto l’oggetto veniva rinvenuto all’interno dell’autocarro in uso all’arrestato, occultato nella cassetta degli attrezzi posta sotto il sedile.