***intervista***LATINA. ACCOLTELLAMENTO IN UN BAR, DUE ARRESTI PER TENTATO OMICIDIO


Il 4 dicembre 2010,  i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Latina, intervenivano in via P.L. Nervi presso l’esercizio commerciale denominato “Bar Le Caffè” dove due fratelli di nazionalità romena V.M. di anni 33 e V.L. di anni 20, mentre erano intenti a consumare alcune bevande, venivano avvicinati da due cittadini bulgari ubriachi i quali li iniziavano ad offendere ripetutamente. Dopo vari alterchi ne scaturiva una rissa, nel corso dela quale il cittadino bulgaro M.N.G. 39enne estraeva un coltello e sferrava una coltellata alla gola del cittadino romeno V.M. il quale cadeva esanime per terra.
L’altro complice bulgaro, colpiva al volto V.L. di anni 20 e si impossessa del suo telefono cellulare.
Durante la fuga, uno dei due cittadini bulgari perdeva un documento di riconoscimento. Le immediate ricerche effettuate attraverso un imponente dispositivo di controllo del territorio messo in atto dalla Compagnia di Latina, si concretizzava, in breve termine, nella localizzazione dei due  nei pressi del Ministero del Tesoro sito in  via P.L. Nervi.
Nella circostanza una pattuglia del nucleo operativo della Compagnia, intimava ai due di fermarsi, i quali, al contrario, tentavano un’improbabile fuga a piedi, venendo raggiunti  subito dopo.
Il cittadino bulgaro M.N.G. 39enne, brandendo ancora il coltello nelle mani, tentava di sferrare una coltellata all’indirizzo dei due militari del nucleo operativo, che abilmente riusciva ad evitare. I due, M.N.G. 39enne e T.G.35enne venivano definitivamente bloccati e arrestati. Nei loro confronti pesanti le accuse : tentato omicidio, rapina, violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il cittadino romeno V.M. 33enne veniva  medicato presso il locale nosocomio, riportando delle lesioni guaribili in 7 giorni per la ferita al collo.
Anche i militari del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Latina, riportavano lesioni lievi.
M.N.G., a seguito delle contusioni riportate nella colluttazione, veniva ricoverato presso il locale nosocomio e piantonato,  mentre il complice   veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Latina in attesa dell’interrogatorio di garanzia.