***video***ROBYTOUR. BARCELLONA, LLEIDA, VICTORIA GASTEIZ LE PRIME TRE TAPPE

Gaeta li guarda partire durante le celebrazioni per il millenario di San Nilo, di cui scortano la statua fino in Comune. Mons. D’Onorio, arcivescovo di Gaeta, ne benedice il viaggio e promette un giro in moto al loro ritorno. Barcellona li vede arrivare dopo una navigazione di 18 ore.  E ad attenderli, come un anno fa quando poi attraversarono la Francia, una pioggia torrenziale. Poco prima di attraccare, però, un’ora di briefing in cui Roby, come il migliore dei comandanti, dà le disposizioni per un buon viaggio: i dettagli per un tour sicuro e senza inconvenienti tecnici. Appena sbarcati dalla nave traghetto della Grimaldi, poi, subito centocinquanta chilometri fino a Lleida, a nord di Barcellona. Una tappa di avvicinamento prima di cominciare il vero e proprio tour attraverso Spagna e Portogallo con la prima tappa di 400 chilometri che porterà i cinquantadue centauri fino a Vitoria – Gasteiz, capitale dei Paesi Baschi e prima tappa del Camino de Santiago. Le impressioni dei cinquantadue, tuttavia, sono positive. I sorrisi, e non per modo di dire, sono la regola nonostante la pioggia incessante crei disagi a chi non pensava di trovare un tempo così inclemente nella solitamente assolata Spagna. Ciò nonostante il Roby Tour è anche questo: sapersi adattare a ogni situazione soprattutto climatica. Dal furgone due cameraman seguono incessantemente i centauri sia avessero bisogno di aiuto sia per riprenderne il percorso. Il torpedone si muove senza esitazione con ogni motociclista che sale e scende tra chi guida il gruppo, Pietro Zito e, per chi resta indietro a chiuderlo, Angelo D’Arpino, sempre pronto a recuperare i ritardatari. Ogni ruolo è assegnato per evitare che chiunque possa incorrere in un errore o una disattenzione o ancora, perdersi.  “Non è facile organizzare qualcosa del genere – racconta Roby -. Ci vuole pazienza ed entusiasmo, che, però, non mi manca, e anche un pizzico di follia. Essere arrivati a cinquantadue centauri e è un segno di stima e affetto che mi riempie di gioia. E poi, vederli tutti così felici la sera dopo una giornata ognuno sulla propria moto, è impagabile”.Si aspettavano pioggia e, invece, la giornata ha regalato una sorpresa insperata con il sole che  si è fatto strada nella tappa che ha portato i centauri da Lleida a Vitoria – Gasteiz. Smentito Ivano che alle otto del mattino era già accomodato su una panchina a indossare l’abbigliamento anti pioggia. La prima vera tappa del Roby Tour, passata attraverso l’impetuosa Pamplona tanto cara a Ernest Hemingway  a cui è dedicata una passeggiata del centro storico, si è caratterizzata per il bel tempo che nel corso della traversata di circa 350 chilometri, fortunatamente, ha fatto capolino sin dalle 10 del mattino. Un percorso che, inizialmente, ha visto i centauri attraversare maestose spianate percorrendo gole caratterizzate da curve strette e impegnative  per poi vederli allargare i raggi delle loro traiettorie lungo curve larghe aperte. Se la prima parte della tappa, quindi, si è dimostrata agevole per motori contraddistinti da una forte ripresa sinonimo di brevi distanze tra un centauro e un altro, la seconda parte ha dato spazio ai gran turismo che danno il meglio su strade larghe e veloci dove la costanza e la razionalità nel tenere aperto il gas prevale sull’accelerazione e l’istinto. Più a pelle la prima parte, più d’esperienza la seconda. Arrivati a Pamplona, infine, la soddisfazione, dopo aver offerto il meglio di sé sulle statali iberiche, ha fatto il paio con il sorriso di Roby immancabilmente a cinque stelle. Dopo l’esuberante Catalogna, dunque, i riservati, orgogliosi e indipendenti Paesi Baschi. Una Spagna completamente diversa e che si sente da sempre molto poco Spagna. Viaggiare con il Roby Tour, infatti, non è solo percorre un tracciato segnato. È anche, e forse soprattutto, scendere dal proprio bolide e camminare per le strade di una città sconosciuta: percepirne gli odori nelle cucine e l’umore negli sguardi. Piccoli spezzoni di vita altrui che ricordano a chi viaggia quanto sia ancora così variegata l’Europa. Il Roby Tour è un viaggio che va oltre.

httpv://www.youtube.com/watch?v=xb2HRd9t2o8
httpv://www.youtube.com/watch?v=eGGiBd7yAqA
httpv://www.youtube.com/watch?v=DHo_01kC2LQ