OPERAZIONI DI SALVATAGGIO DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI GAETA

capitaneria1Giornata intensa quella del 28 luglio per il personale della sala operativa e imbarcato sui mezzi navali della Guardia Costiera di Gaeta, coordinati dal Comandante C.F. (CP) Francesco TOMAS e impegnati lungo tutto il litorale di giurisdizione. I casi più rilevanti hanno riguardato le attività di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare e nella fattispecie due episodi, di cui uno ha visto in pericolo dei subacquei che in fase di immersione non riuscivano a rientrare e a raggiungere l’imbarcazione di supporto, autorizzata per il trasporto di personale ed utenti in siti oggetto di immersioni subacquee, e l’altro ha riguardato un natante con motore in avaria e cinque diportisti in pericolo.
Nel primo caso tempestiva è stata l’azione di soccorso posta in essere dagli uomini della Capitaneria di Porto imbarcati sulla motovedetta S.A.R. e sul battello veloce costiero in quanto le condimeteo sul punto interessato, nelle vicinanze della riserva marina ricadente all’interno della Riviera di Ulisse, non permettevano il rientro di due escursionisti subacquei sull’unità di supporto, nelle cui immediate vicinanze si trovavano altri tre sub in difficoltà. Tutte le persone sono state tratte in salvo e scortate in zone sicure dalle quali hanno potuto proseguire per il rientro.
In fase di pattugliamento la motovedetta CP 856 si imbatteva in un ulteriore natante in difficoltà con motore in avaria e con cinque persone a bordo le quali per mancanza di idonea strumentazione erano impossibilitate ad effettuare chiamate d’emergenza. Il natante si trovava in un punto sensibile in quanto lungo la rotta forzata per entrare ed uscire dal porto di Gaeta pertanto si rendeva necessario il trasbordo dei diportisti e la rimozione dell’unità al fine di preservare altresì la sicurezza della navigazione. Una volta sbarcate le cinque persone presso la banchina Caboto di Gaeta vecchia ed appurato che le stesse fossero in perfetta salute si procedeva con i controlli di rito e con il proseguo dell’attività di vigilanza.